I° Parte
Final Work di Moda- Talents 2011
II° Parte
Final Work di Moda -Talents 2011
III° Parte
Premiazione.
Recensione di Nunzia Garoffolo
A smashing catwalk of talents, the young creatives, students of the Rome Costume and Fashion Academy who presented their final work – headed by the coordinator Liliana Tudini – at the latest edition of Alta Roma, featuring designs that pay homage to sartorialism and participating at Talents 2011, the Rome Costume and Fashion Academy award, won by the duo formed by Ludovico Milani and Gabriele Litta. The two young designers made a transformable collection under the sign of avant-garde suggestions, reminding me the music video “Go, do” by Jònsi.
A beautiful interpretation of retro suggestions under the sign of a grotesque mood shines in the collection by Federica Croce, second classified.
Amazing are the sophisticated volumes by Sara Schiavo, third classified as well as the collection by Giulia Mitaronda.
ALTA ROMA: IL PREMIO TALENTS 2011 DELL’ACCADEMIA DI COSTUME E MODA DI ROMA
Una formidabile sfilata di talenti, studenti dell’ Accademia di Costume e Moda di Roma Fashion Academy che hanno presentato il loro final work – guidati dalla coordinatrice Liliana Tudini – in occasione dell’ ultima edizione di Alta Roma di cui sono state protagonista creazioni che omaggiano la sartorialità ed hanno partecipato a Talents 2011, il concorso dell’Accademia di Costume e Moda di Roma, vinto dal duo formato da Ludovico Milani e Gabriele Litta. I due giovani designer hanno realizzato una collezione trasformabile all’insegna di avveniristiche suggestioni che mi ricordano il video “Go, do” di Jònsi.
Una brillante interpretazione di suggestioni retrò all’insegna di un mood grottesco splende nella collezione di Federica Croce, seconda classificata del concorso.
Sorprendenti sono i sofisticati volumi di Sara Schiavo, third classificata come anche la collezione di collezione di Giulia Mitarotonda.
My Interview on Vogue.it
Roma come capitale dello scouting: ecco il fine ambizioso che ha portato in passerella nel Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, a Roma, le creazioni dei migliori studenti dell'Accademia di Costume e di Modaper il progetto Final Work - Talents 2011.
Hanno sfilato, infatti, le mini collezioni di 15 stilisti selezionati da una giuria tecnica nei mesi scorsi.
Nel corso della sfilata, i lavori di Gea Antonini, Livia Colarieti, Federica Cremisini, Federica Di Biasio, Federica Ducoli, Federica Croce, Ludovico Milani eGabriele Litta, Giulia Mitarotonda, Sigge Moerkeberg, Serena Pietrosanti, Sara Schiavo, Daniela Schiavoni, Olga Teksheva e Valentina Tese, coordinati nel loro lavoro da Liliana Tudini del corso di Moda dell'Accademia, sono stati giudicati da una giuria presideduta daSilvia Venturini Fendi, Presidente di AltaRoma. La giuria ha scelto come vincitori Gabriele Litta e Ludovico Milani, duo che già in sfilata era stato applaudito con entusiasmo da tutto il pubblico per la loro ricerca raffinata nei dettagli - che assimilano la loro donna a un essere ibrido, metà umana e metà animale - e per la versatilità dei loro capi che hanno cambiato forma, sotto le loro mani, "in diretta".
"Siamo molto contenti di questo successo - hanno raccontato i due designer - perchè premia il nostro lavoro minuzioso di ricerca, soprattutto nei materiali. Utilizziamo lattice liquido, praticamente introvabile e difficile da lavorare, ma anche fiori che vengono coltivati esclusivamente in una fattoria sperduta nelle campagne inglesi". La ricerca di materie prime esclusive è anche il fil rouge del lavoro di Federica Croce, vincitrice dei secondo premio: in passerella per lei, contrasti di bianco e nero per pantaloni iper lavorati e giacche dal gusto barocco-grunge.
La giovane designer ha commentato: "Tutto ha inizio con la ricerca di materiali preziosi, che poi indirizza anche il mio lavoro di modellistica: il pelo di scimmia, per esempio, ha ispirato i dettagli delle giacche e i cerchietti, dove l'ho mixato a crochet e pelle. Anche per l'abito-pantaloni ho utilizzato esagoni di pelle con differenti lavorazioni, per un gioco di texture". La pelle utilizzata come se fosse roccia, quindi tagliata, lavorata, stratificata è invece il materiale scelto da Sara Schiavo, terza classificata, che ha raccontato: "La mia ispirazione è geologica, quindi anche i toni riprendono le rocce, le stratificazioni metalliche della terra. Per me la pelle è il limite tra il costruito e la natura". La sfilata dei giovani talenti è stata seguita dalla consegna del premio Irene Brin, dedicato alla figura della giornalista e gallerista, ma anche ambasciatrice all'estero della moda italiana della moda italiana del Dopoguerra: Raffaello Napoleone di Pitti Immagine ha consegnato il premio a Matteo Russo, alunno della Accademia di Costume e di Moda che, dopo la laurea nel 2004, ha iniziato a lavorare come assistente di Valentino Garavani e poi al fianco di Ennio Capasa per Costume National. Oggi è assistente diTomas Maier per la linea ready-to-wear di Bottega Veneta e è di esempio a tutti i giovani aspiranti designer.
Hanno sfilato, infatti, le mini collezioni di 15 stilisti selezionati da una giuria tecnica nei mesi scorsi.
Nel corso della sfilata, i lavori di Gea Antonini, Livia Colarieti, Federica Cremisini, Federica Di Biasio, Federica Ducoli, Federica Croce, Ludovico Milani eGabriele Litta, Giulia Mitarotonda, Sigge Moerkeberg, Serena Pietrosanti, Sara Schiavo, Daniela Schiavoni, Olga Teksheva e Valentina Tese, coordinati nel loro lavoro da Liliana Tudini del corso di Moda dell'Accademia, sono stati giudicati da una giuria presideduta daSilvia Venturini Fendi, Presidente di AltaRoma. La giuria ha scelto come vincitori Gabriele Litta e Ludovico Milani, duo che già in sfilata era stato applaudito con entusiasmo da tutto il pubblico per la loro ricerca raffinata nei dettagli - che assimilano la loro donna a un essere ibrido, metà umana e metà animale - e per la versatilità dei loro capi che hanno cambiato forma, sotto le loro mani, "in diretta".
"Siamo molto contenti di questo successo - hanno raccontato i due designer - perchè premia il nostro lavoro minuzioso di ricerca, soprattutto nei materiali. Utilizziamo lattice liquido, praticamente introvabile e difficile da lavorare, ma anche fiori che vengono coltivati esclusivamente in una fattoria sperduta nelle campagne inglesi". La ricerca di materie prime esclusive è anche il fil rouge del lavoro di Federica Croce, vincitrice dei secondo premio: in passerella per lei, contrasti di bianco e nero per pantaloni iper lavorati e giacche dal gusto barocco-grunge.
La giovane designer ha commentato: "Tutto ha inizio con la ricerca di materiali preziosi, che poi indirizza anche il mio lavoro di modellistica: il pelo di scimmia, per esempio, ha ispirato i dettagli delle giacche e i cerchietti, dove l'ho mixato a crochet e pelle. Anche per l'abito-pantaloni ho utilizzato esagoni di pelle con differenti lavorazioni, per un gioco di texture". La pelle utilizzata come se fosse roccia, quindi tagliata, lavorata, stratificata è invece il materiale scelto da Sara Schiavo, terza classificata, che ha raccontato: "La mia ispirazione è geologica, quindi anche i toni riprendono le rocce, le stratificazioni metalliche della terra. Per me la pelle è il limite tra il costruito e la natura". La sfilata dei giovani talenti è stata seguita dalla consegna del premio Irene Brin, dedicato alla figura della giornalista e gallerista, ma anche ambasciatrice all'estero della moda italiana della moda italiana del Dopoguerra: Raffaello Napoleone di Pitti Immagine ha consegnato il premio a Matteo Russo, alunno della Accademia di Costume e di Moda che, dopo la laurea nel 2004, ha iniziato a lavorare come assistente di Valentino Garavani e poi al fianco di Ennio Capasa per Costume National. Oggi è assistente diTomas Maier per la linea ready-to-wear di Bottega Veneta e è di esempio a tutti i giovani aspiranti designer.
Foto Altaroma/L.Sorrentino
Video Interview on
http://www.vogue.it/talents/concorsi-e-altro/2011/02/accademia-di-costume-e-di-moda
Nessun commento:
Posta un commento